Tu succhi la mia vita alle sue fonti,
radici stesse di quel fuoco oscuro
per cui, contesto al tutto, mi innaturo
stringendo quasi in nodo gli orizzonti;
centro da cui discorre e si distende,
sempre di più ad ampie spire in fondo
nel giro che rinchiude mondo e mondo,
l’anima sciolta ormai dalle sue bende.
Ecco riassumo in me questo universo,
in sé questo universo mi riassume:
puntualità dell’uno e del diverso,
sul qui e sul là posar di vivo accento,
notte che si apre al palpito di un lume
nel gioco alterno dell’esperimento.