Presentato a Udine il nuovo libro di poesie di Menon

13 ottobre 2018

Il terzo, nuovo libro di Gian Giacomo Menon geologia di silenzi e altre poesie (Anterem, Verona 2018, pp. 168, s.i.p.) è stato presentato mercoledì 10 ottobre 2018 in una affollata Sala Corgnali della biblioteca civica Vincenzo Joppi di Udine (nelle foto). Ne hanno parlato il curatore del volume, Cesare Sartori, e il professor Rodolfo Zucco dell’università di Udine (ricercatore di linguistica italiana, ha tra l’altro curato per Mondadori l’edizione delle opere poetiche complete di Giovanni Giudici e Giovanni Raboni).  Ha introdotto l’incontro e fatto gli onori di casa il direttore della Joppi, Romano Vecchiet.

geologia di silenzi è un piccolo ‘miracolo’ editoriale perché frutto di un felice incontro tra, da un lato, l’entusiasmo e l’ammirazione dell’editore Flavio Ermini, e, dall’altro, la gratitudine e la riconoscenza, rimaste intatte in alcuni casi anche dopo più di 60 anni, di ex allievi verso il loro indimenticabile maestro. Sparsi per il mondo e di generazioni diverse, sono stati 38 gli ex allievi di Menon che su invito di Sartori hanno accettato di sottoscrivere una quota per coprire le spese di pubblicazione. A loro, sorprendentemente, si sono aggiunti altri che Menon non hanno avuto come insegnante e che non hanno neppure conosciuto personalmente ma soltanto attraverso le sue poesie: un piccolo editore di Rovigo, gli organizzatori di «Postaje Topolovo-Stazione Topolò» e perfino il ginecologo che ha fatto nascere il terzo figlio del curatore… I nomi di tutti i sottoscrittori, con la data dell’anno in cui hanno superato l’esame di maturità, sono riportati in una Tabula memorialis posta all’inizio del volume.

                    Tra i sottoscrittori troviamo  Antonio Carlini, emerito di filologia classica alla Normale di Pisa e Accademico dei Lincei;  Anna Buonaiuto, attrice; Rienzo Pellegrini, già ordinario di lingua e letteratura friulana e di filologia romanza nell’università di Trieste; Itala Vivan, già ordinario di letteratura inglese e di studi culturali e postcoloniali in varie università italiane nonché visiting professor alla Columbia University di New York (sue sono le principali traduzioni in italiano di scrittori nordafricani di lingua inglese); Giovanni Tavoschi, lo storico libraio udinese di «Tarantola»; Lucio Strumendo, già presidente della Provincia di Venezia; Marco Munaro, piccolo editore indipendente (edizioni «Il ponte del sale»); Giandomenico Picco (figlio del farmacista di Enemonzo, vive a Stamford, nel Connecticut), già braccio destro del segretario generale dell’Onu Perez de Cuellar, è stato protagonista in prima persona della liberazione di decine di ostaggi – lui stesso fu preso in ostaggio in Afghanistan – durante le varie crisi mediorientali; Giacomo Rizzolatti, scopritore dei neuroni-specchio; Francesco Schiavi, già primario di neurochirurgia all’ospedale civile di Udine, uno dei pionieri delle operazioni chirurgiche sul cervello; Claudio Toldo, uno dei fondatori e dirigenti storici del Movimento Friuli…

geologia di silenzi riunisce in un unico volume tre raccolte di poesie di Gian Giacomo Menon: • geologia di silenzi che riproduce – emendata da refusi, da una forma grafica non gradita dall’autore e con il titolo che lui avrebbe desiderato – quella edita da Campanotto nel 1998 (I binari del gallo); • meno di un giorno già comparsa in G.G. Menon, Qui per me ora blu, KappaVu, Udine 2013, pp. 129-134 (con te mia piccola terra…); • 243 componimenti del periodo 1988-1998 completamente inediti (a parte trenta poesie risalenti al 1988 uscite sulla rivista di ricerca letteraria “Anterem”, n. 95, dicembre 2017). Diverse per date di composizione e cifra stilistica, le tre raccolte hanno una caratteristica in comune: sono le uniche che l’autore aveva personalmente selezionato all’interno della sua sterminata produzione in vista di una pubblicazione. Pubblicazione che, vivo Menon, si è verificata soltanto in un caso.

Il libro di Menon è ospitato nella collana Itinera delle edizioni Anterem che ha già pubblicato scrittori del calibro di Giuliano Gramigna, Edoardo Sanguineti, Cosimo Ortesta, Giulia Niccolai, Nanni Cagnone, Alfredo Giuliani, Ginevra Bompiani, Antonio Prete, Michele Ranchetti, Sergio Givone, Franco Rella, Vincenzo Vitiello, Luigi Reitani…

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Gian Giacomo Menon nacque nel 1910 a Medea (Gorizia), allora territorio austriaco. Dal 1937 all’anno della morte (2000) ha vissuto e insegnato a Udine.
Pensiero individualista, solipsista, pragmatista, sostenitore della isostenia dei logoi, definiva così i suoi «segnali di vita»: casualità, nudità, paura.

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