Presentato il fondo del professore-poeta Menon

13 giugno 2012

Una raccolta che comprende un considerevole numero di poesie edite e inedite del leggendario insegnante udinese

 

Grazie a una donazione della signora Silvia Sanvilli Menon la biblioteca comunale si arricchisce di un fondo dedicato all’attività poetica di uno tra i più affermati docenti e intellettuali udinesi

 

I suoi allievi dicono fosse impossibile restare indifferenti durante le sue lezioni. Era un personaggio controverso, scomodo, ingombrante, a volte perfino insopportabile nei suoi istrionismi e nelle sue stranezze e bizzarrie. Ma era anche uno di quegli insegnanti che lasciano segni duraturi, che incidono in profondità e a lungo nelle coscienze. Un maestro nel senso più autentico del termine, un anticipatore e un costruttore di ponti tra culture, discipline, mondi diversi. Tutto questo era Gian Giacomo Menon (Medea 1910 – Udine 2000), leggendario professore di storia e filosofia del liceo classico “Jacopo Stellini”, dove insegnò ininterrottamente per 30 anni.

Grazie a una donazione della signora Silvia Sanvilli Menon, vedova dello storico insegnante, la memoria letteraria di Menon non sarà dispersa e andrà a impreziosire il patrimonio culturale della biblioteca civica “V. Joppi”, che si arricchisce di un fondo ricco di materiale letterario, una testimonianza dell’intensa attività poetica di uno tra i più affermati docenti e intellettuali udinesi del Novecento. La raccolta, composta da 25 faldoni, comprende un numero notevole di poesie edite ed inedite, scritte soprattutto nell’arco conclusivo della sua vita di scrittore e poeta. Legato al movimento del Futurismo italiano, Menon pubblicò sue opere fin dal 1930 anche assieme al pittore Tullio Crali, mentre la sua poesia più recente, caratterizzata da una notevole libertà espressiva, risente dello sperimentalismo letterario degli anni Sessanta. “Con questa iniziativa onoriamo un protagonista della vita culturale cittadina – commenta l’assessore alla Cultura Luigi Reitani –, una figura leggendaria per il segno che ha lasciato. Una biblioteca vive per tutelare e rendere fruibile il proprio patrimonio culturale e l’acquisizione dei fondi in questo senso è fondamentale”.

L’iniziativa, illustrata oggi 13 giugno alla presenza dell’assessore Reitani, del direttore della biblioteca Joppi Romano Vecchiet e dell’ex allievo di Menon Cesare Sartori, porterà alla raccolta del materiale in un apposito fondo documentario consultabile presso la biblioteca civica. “Dopo la recente donazione del fondo Tito Maniacco – sottolinea Vecchiet – il 2012 prosegue con un altro sorprendente omaggio di carte letterarie, quelle del poeta friulano Gian Giacomo Menon, che tanti ricordi ha lasciato tra una schiera numerosissima di suoi allievi “stelliniani”. In questo modo la biblioteca “Joppi” si arricchisce di ulteriori inediti che saranno studiati nei prossimi anni, anche grazie a una borsa di studio che vorrà favorire i giovani professionisti laureati in conservazione dei beni culturali”. Parallelamente, infatti, i nipoti del leggendario insegnante, insieme a un gruppo di suoi ex allievi, hanno finanziato una borsa di studio post lauream di 2.639 euro destinata al riordino e alla catalogazione del fondo Menon. Potranno concorrere all’assegnazione della borsa tutti coloro che sono in possesso di laurea di secondo livello (o vecchio ordinamento) in Lettere o in Conservazione dei beni culturali (conseguita con il massimo dei voti 110/110) o di diploma biennale in Paleografia e Archivistica.

La donazione e la borsa di studio rappresentano la conclusione della prima tappa di un più organico e vasto progetto finalizzato alla conoscenza e alla valorizzazione della figura e dell’opera di Menon, che prevede nei prossimi mesi anche la pubblicazione di due libri: uno di poesie inedite e l’altro biografico, per i quali sono già in fase avanzata i necessari contatti editoriali. “L’idea di far conoscere e valorizzare l’opera di Menon – ha spiegato Sartori davanti a una platea di ex studenti, amici e parenti dello storico insegnante dello Stellini – è nata durante una cena di ritrovo tra ex allievi dell’ottobre 2011. Da lì abbiamo iniziato a cercare e raccogliere il materiale, scoprendo un notevole e diversificato patrimonio letterario. Abbiamo calcolato che nella sua vita Menon abbia scritto circa 10 mila versi”.

In questo contesto i promotori rivolgono un appello a tutti coloro che possiedono manoscritti, dattiloscritti, fotografie o altri documenti di o su Menon affinché li donino, anche in copia, all’apposito fondo appena costituito nella biblioteca “Joppi”. La borsa di studio è stata finanziata dai nipoti di Menon (Giorgio, Franco e Annasilvia Bombi, Francesco Sanvilli) e dagli ex allievi GiulianoAbate, Gabriella Burba, Francesca Castellani, Annamaria Pazienza Gavardi, Cesare Sartori e Anna Storti.



Gian Giacomo Menon nacque nel 1910 a Medea (Gorizia), allora territorio austriaco. Dal 1937 all’anno della morte (2000) ha vissuto e insegnato a Udine.
Pensiero individualista, solipsista, pragmatista, sostenitore della isostenia dei logoi, definiva così i suoi «segnali di vita»: casualità, nudità, paura.

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